L’eclisse di Luna si verifica al plenilunio quando il nostro satellite naturale viene a trovarsi in opposizione con i tre corpi Luna – Terra – Sole allineati. L’allineamento, ovviamente, avviene ad ogni Luna Piena in quest’ordine (un altro allineamento avviene al novilunio con Terra – Luna – Sole), ma solo in determinate condizioni si verifica l’eclisse. Il motivo per cui l’eclisse non si verifica ad ogni plenilunio, è dovuto all’orbita lunare che non è complanare all’eclittica (piano in cui le eclissi si verificano, che è quello dell’orbita della Terra attorno al Sole) ma inclinata di 5,1°. Questo comporta che l’orbita lunare per metà si snoda sopra e per l’altra metà sotto il piano dell’eclittica intersecandola in due punti diametralmente opposti. È intuitivo che solo quando la Luna in opposizione attraversa uno dei nodi, viene a trovarsi sul piano dell’eclittica e che pertanto s’immergerà completamente nel cono d’ombra della Terra dando luogo all’eclisse totale. Quando invece l’opposizione non è sufficientemente vicina al nodo, si verifica un’eclisse parziale.
Alla distanza media terra – Luna (Km 384.400) il diametro della sezione del cono d’ombra è di circa 9.000 Km, pari a 2,5 diametri della Luna, pertanto l’eclissi ha una certa durata. Il massimo è di 1h e 40m, quando la Luna passa per il centro del cono d’ombra e nello stesso tempo si trova al perigeo (distanza minima dalla Terra).
La Luna eclissata non diventa nera perché l’atmosfera della Terra rifrange la radiazione solare (prevalentemente la rossa) con un angolo che va ad investire il cono d’ombra, pertanto la Luna quando vi si immerge, assume la caratteristica colorazione rossastra.
L’eclisse di Luna (al contrario di quella di Sole) oggi non ha più alcuna rilevanza scientifica, tuttavia rimane pur sempre un fenomeno astronomico – naturalistico di notevole fascino e suggestione. |
Foto 2: Eclisse totale di luna del 09/11/2003 ripresa con
telescopio catadriottico di 20 cm a F/10. Posa di 10 s
su pellicola Kodak E-200 (640) |