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Perché le file dell’esercito dei ribelli sono ormai composte quasi esclusivamente dai bambini rapiti nei villaggi e addestrati alla guerriglia.
Padre Carlos Rodriguez, missionario comboniano a Gulu da 17 anni, cha ha incontrato i ribelli diverse volte per iniziare trattative di pace, racconta i loro metodi di reclutamento.
“L'LRA non ha mai avuto appoggio dalla popolazione, è per questo che per i suoi capi, specialmente per Kony, l'unico modo di avere soldati è rapire bambini, e vendicarsi sulla popolazione uccidendo i civili. I bambini rapiti vengono poi costretti a combattere con l'LRA.
Un bambino viene rapito e subito terrorizzato, picchiato e costretto a uccidere altri bambini rapiti che cercano di scappare. I bambini vengono costretti ad attaccare i villaggi da cui provengono e a uccidere i loro stessi parenti. In questo modo vivono nel terrore e pensano: "se provo a scappare rischio prima di tutto di essere preso e ammazzato, e poi, se anche riesco a andare via, nel mio villaggio non mi accetteranno e si vendicheranno su di me perché sanno delle brutalità che ho commesso contro i miei parenti."
In questo modo il bambino viene integrato nella pericolosa setta dell'LRA e non ha più una famiglia "La tua famiglia, il tuo clan, siamo noi" -gli dicono i capi dell'LRA- " Noi siamo i veri Acholi, tutti gli altri Acholi sono dei traditori."
"È molto facile manipolare un bambino di 10, 11, 12 anni. Sono stato nel bosco con i capi dei guerriglieri parecchi e volte, e ogni volta anche io ho provato questa paura: sei nelle loro mani, cominciano con lo spaventarti e farti capire che possono ucciderti quando vogliono, poi si rilassano e quando pensi di essere riuscito a raggiungere un buon livello di dialogo con loro, diventano nuovamente duri e ti minacciano. In quelle occasioni ho pensato che se anche io, che ho più di 40 anni, sono terrorizzato in questa situazione, figuriamoci un bambino!
Questo aspetto rende molto difficile anche il processo di reintegrazione sociale di ex ribelli, perché quando tornano nella società questi giovani hanno subito un lavaggio del cervello: l'unico modo per sopravvivere quando fai parte della guerriglia è uccidere. Se uccidi, se sei crudele con gli altri allora vieni premiato: diventi sergente, tenente, poi capitano, maggiore... vieni rispettato, ti danno delle ragazze e hai potere. Se cerchi di essere buono, invece, vieni punito.”
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Antonella Ninci
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